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Internet, è cambiata la musica?

05/09/2003 6911 lettori
4 minuti

Qualche tempo fa ho scritto (Musica on-line, una partita aperta e Musica on-line (2), indagini o privacy?) che le major del disco avrebbero fatto bene a fronteggiare la minaccia della pirateria in Rete con proprie iniziative e non solo attraverso le azioni legali, costose e per molti versi inutili.

In questi mesi i grandi colossi dell'informatica sono scesi in campo con piattaforme su cui si può scaricare musica dietro un regolare e, tutto considerato, abbastanza modesto compenso: in Europa si apprestano a sbarcare Music Club della Microsoft e iTunes della Apple (quest'ultimo con già all'attivo 6,5 milioni di brani distribuiti negli USA).
Entrambe le piattaforme offrono brani al prezzo di 0,99 euro l'uno (un album intero costa quindi circa 12,5 euro) e, nel caso di Microsoft, il catalogo è di 300 mila brani forniti da Emi, Warner, Sony, Universal, Bmg e altri ancora.

Perché le mayor hanno deciso di puntare sul Web dopo anni di lotta senza quartiere contro la musica on-line? La risposta sta nelle vendite, calate dell'11% in un anno, una perdita che non poteva più essere solo combattuta per vie legali.

Certo la Apple con iTunes ha aperto la via, realizzando il primo grande mercato virtuale legale di musica, i risultati poi hanno attirato altri grandi investitori ed ora il trend sembra avviato.
Inoltre sempre più paesi ratificano gli accordi internazionali sul copyright, i primi sono i due trattati OMPI del 1996, rendendo più facili i processi nei confronti dei maggiori siti pirata.

Lo stesso Napster, passato prima alla Bertelsmann e ora alla Roxio, dovrebbe tornare, in forma legale, sul Web entro Natale mentre Tiscali, che qualche mese fa per la banda larga strizzava l'occhio al sito "pirata" Kazaa, è pronta ad essere uno dei partner principali della piattaforma Microsoft in Europa.

Certo è difficile credere che la pirateria e lo scambio illegale di file sulla Rete cesseranno dal giorno alla notte, in primo luogo infatti gli archivi dei vari servizi a pagamento per ora sono ricchi ma non quanto le piattaforme peer to peer.
Inoltre il numero dei siti "pirata" rende ancora velleitario pensare di controllarli ed eliminarli così come l'abitudine allo scaricamento gratuito da parte dei navigatori non potrà essere vinta in tempi brevi.

Tuttavia un fattore gioca a favore della musica legale: la concorrenza.
Apple con il suo ingresso ha creato un mercato che sembrava inesistente e che invece si è rivelato tanto ricco da attirare in breve molti altri investitori, in questo modo la musica a pagamento sul Web orami è comunque qualcosa di reale e non impossibile.

In questo momento i due contendenti hanno fissato lo stesso prezzo, 0,99 euro a pezzo, ma l'affare ha spinto all'azione anche la Real Networks (Real Player), che sta lavorando per lanciare un servizio di musica on-line al prezzo, competitivo, di 0,77 euro a brano.
Anche le grandi catene di distribuzione USA, a causa del calo delle vendite, hanno deciso di unirsi per realizzare ad un nuovo servizio di vendita di cd on-line, varando la piattaforma Echo.

Le forze in campo dunque sono notevoli, è un rischio possibile è quello di creare un regime monopolistico, che però riprodurrebbe la situazione delle major off-line e dunque non favorirebbe la riduzione del mercato illegale, portando la situazione allo stato iniziale.
Se invece, come auspicabile, i diversi gruppi impronteranno la loro azione ad una certa concorrenza reciproca, si dovrebbero ottenere i due ingredienti necessari a battere il mercato illegale: prezzi più bassi (possibili sui grandi volumi d'acquisto) e un catalogo più ampio.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.